Le cose da sapere per aprire un maneggio
modalità, burocrazia e contributi per allevamento cavalli
> Aprire un maneggio: modalità, burocrazia e contributi per allevamento cavalli
Il maneggio non è solo equitazione, infatti, quelli moderni e di successo offrono una moltitudine di servizi: dallo sport agonistico al diletto, alla pensione per cavalli, alle consulenze di compravendita e alle terapie psicologiche innovative (ippoterapia). Per ampliare l’offerta e creare un ulteriore business, se la location lo consente, si può anche pensare di affiancare un’attività agrituristica o un allevamento di cavalli. L’appassionato di cavalli può trovare, nell’apertura di un maneggio, un’attività gratificante in termini di soddisfazione personale e di remunerazione.
L’apertura di una nuova attività comporta sicuramente all’inizio alcune difficoltà , soprattutto per quanto riguarda l’iter burocratico, ampiamente ripagate nel vedere la realizzazione di un proprio progetto
> Come si avvia un maneggio: l’approccio giusto
Aprire un maneggio è dunque un progetto imprenditoriale che necessita di un buon business plan. Innanzitutto è necessario avere il capitale necessario per affrontare i costi relativi agli animali e ai servizi supplementari che s’intendono offrire. Nella scelte delle attività da proporre ,vanno certamente considerati i propri interessi e le proprie competenze, ma è lungimirante valutare i bisogni del territorio e le eventuali disfunzioni di strutture simili già esistenti.
Per chi si accinge per la prima volta all’apertura di una maneggio, si consiglia l’iscrizione al CONI per poter presentare la propria impresa come un’associazione dilettantistica, ed usufruire così di agevolazioni e finanziamenti per scuderie . Le normative per l’apertura di un maneggio cavalli si esauriscono nel nulla osta della FITEEC-ANTE o della FISE, che conferiscono l’idoneità tecnica, e nell’autorizzazione del comune competente.
> Contributi per allevamento cavalli: quali sono
Per avviare un circolo equestre e avere un contributo economico bisogna individuare il bando giusto fra quelli proposti a livello regionale e nazionale. I requisiti fondamentali per accedere sono : una buona progettazione, un’idea innovativa e l’integrazione nel territorio. Per un progetto d’eccellenza è auspicabili rivolgersi a un consulente specializzato per la stesura un business plan ben definito, requisito necessario per l’accesso ai bandi
Uno dei contributi a disposizione è quello del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) che tutte le regioni mettono a disposizione per l’erogazione di fondi comunitari destinati proprio all’ammodernamento delle zone rurali. Questo tipo di contributi per allevamento cavalli ha l’obiettivo di incrementare la competitività fra i territori per la sostenibilità ambientale. All’interno di questo progetto rientrano anche la costruzione d’infrastrutture per il mondo dei cavalli fino ad arrivare auna copertura del 50% degli investimenti.
Un altro fondo a disposizione è il FESR, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Esso promuove l’adeguamento strutturale in regioni in ritardo di sviluppo, per la riconversione delle zone industriali in declino. Qui la chiave di accesso è la promozione di occupazione, la realizzazione di una struttura ricettiva e turistica, le pari opportunità e la protezione dello sviluppo sostenibile, facendo sempre rientrare tutto nella specificità territoriale.
Un altro tipo di sovvenzione per l’apertura maneggio è costituito dai contributi a fondo perduto e a tasso agevolato che possono talvolta arrivare coprire il 100% degli investimenti. Gli erogatori dei contributi sono: Invitalia o altri enti, come associazioni di categoria (FITETREC, FISE, ENGEA) e camere di commercio.
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