FAQ

Pur essendo all’apparenza più maneggevole, il recinto a nastro comporta una serie di particolari accorgimenti che quello in alluminio non contempla:
 

• elettrificatori, tenditori e isolatori da ispezionare giornalmente per il corretto ed efficiente utilizzo; il recinto in alluminio non ha bisogno di elettricità e di alcuna manutenzione;

• possibilità di essere in parte abbattuto dal cavallo e di conseguenza necessità di sostituire nastri e ristabilire i contatti; il recinto in alluminio per la sua stessa struttura non può essere danneggiato dal cavallo e rimane pressoché invariato nel tempo;

• estetica: il recinto in alluminio oltre ad avere una struttura visivamente più stabile è per sua concezione e realizzazione un elemento d’arredo del contesto in cui viene posto.

La recinzione in legno può essere molto bella da vedere soprattutto all’inizio, ma le stime dicono che la vita media è di 4 anni, dopo di che il legno, che è un materiale vivo, incomincia irreversibilmente a deteriorarsi.
 
Inoltre il legno è molto gradito dal cavallo che spesso spende tempo a sgranocchiarlo procurandosi non pochi problemi di salute.
 
Il nostro recinto in alluminio è un investimento di base più importante, ma rimane inalterato nel tempo (praticamente è indistruttibile) non è addentabile, è privo di spigoli e i bloccaggi sono all’esterno irraggiungibili dalla bocca del cavallo, che viene perciò salvaguardato.